Le minoranze cristiane in India e in Siria, i russi di New York, i berberi di Matmata, gli ebrei di Buenos Aires, i tangueros norvegesi, la festa delle luci in Thailandia, la battaglia del vino in Spagna, il ramadān a Tunisi, l’aborto selettivo in Cina, India e Pakistan, esplorazioni estreme sul Monte Sinai, fino alla scoperta dell’America di Ennio Morricone, alla Pisa di Keith Haring, alla Potenza del poeta Vito Riviello, ai paesaggi sardi visti dal treno “suonante” del trimbettista Paolo Fresu, alle storie dell’ashram di Cisternino, dei Templari in Basilicata e del presente globalizzato di quartieri italiani come San Salvario a Torino e l’Esquilino a Roma sono alcuni dei temi trattati nel libro di Francesca Bellino. 

“Nei suoi réportage narrativi – scrive Daniela Carmosino – la scrittrice non rifà il verso alla letteratura ma ne utilizza sapientemente alcuni peculiari strumenti: la conoscenza attraverso una prospettiva ‘altra’, spesso a partire da un dettaglio minimo; l’uso ‘poetico’ d’una scrittura che, muovendo dall’asciuttezza del dato di cronaca, ne ridisegna la complessità, la densità, conferendogli vita, voce, forma anche attraverso un’attenta e paziente operazione di accordatura tra l’oggetto stesso e la parola che deve esprimerlo; infine la costruzione di efficaci dialoghi con la gente del luogo, che oltre a vivacizzare il racconto e passare preziose indicazioni senza la mediazione autoriale, rafforzano l’idea-guida di questa raccolta, che la conoscenza avviene attraverso l’ascolto dell’Altro”.