Dalla voglia di raccontare le esistenze straordinarie di alcune delle più autorevoli cantanti del mondo arabo-mediterraneo e di celebrare il potere liberatorio della voce nasce il reading musicale Il canto libero delle stelle mediterranee scritto e narrato da Francesca Bellino e interpretato musicalmente dal polistrumentista Stefano Saletti e dalla cantante Barbara Eramo e con intermezzi vocali dell’attrice Alessandra Mosca Amapola.
Per smentire il pregiudizio che cristallizza l’immagine delle donne arabe in signore velate, sottomesse e ammutolite, basta dare un’occhiata alla storia della musica arabo-mediterranea del ‘900 e scoprire figure femminili emblematiche, lontane dagli stereotipi diffusi in Occidente.
Questa storia ci parla di cantanti autorevoli, forti e libere che sono riuscite a tirare fuori la Voce e a essere padrone del loro destino, dalla diva egiziana Omm Kulthum, “la madre di tutti”, alla principessa drusa Asmahan, dalla cantante tunisina di origine berbera Saliha e alla star libanese, ancora vivente, Fairuz, donne che si sono fatte strada negli stessi anni in cui sull’altra sponda del Mediterraneo, sull’isola della Sicilia, nasceva, lottava e cantava la nostra Rosa Balistreri, simbolo italiano dell’emancipazione femminile passata attraverso il canto.
Le vite di queste donne nate e cresciute in società maschiliste e patriarcali e in contesti spesso rurali su entrambe le sponde del Mediterraneo sono esemplari e conquistano per l’eccezionalità, ma sono anche la conferma della potenza simbolica della Voce, veicolo indiscusso di liberazione e di crescita personale.
Il canto per queste donne, infatti, non è stato solo un’efficace forma di affrancamento, ma anche un modo per prendere la parola da un podio conquistato con il talento e con il sudore e per farsi largo, dentro e fuori da sé.
Francesca Bellino, scrittrice, giornalista e autrice radio-televisiva. Da anni si occupa di transculturalità, emancipazione femminile e diritti umani nell’area arabo-mediterranea, con particolare attenzione alle relazioni tra sponda sud e la sponda nord del Mediterraneo. E’ autrice, tra gli altri, di reportage, saggi, racconti, audio-documentari e del romanzo Sul corno del rinoceronte (L’asino d’oro) – Premio per la narrativa Maria Teresa di Lascia 2015 -, ambientato tra Italia e Tunisia.
Il polistrumentista Stefano Saletti (oud, bouzouki, chitarra, percussioni) e la cantante tarantina Barbara Eramo, da anni lavorano per cercare di far emergere le connessioni e i punti di contatto delle tante tradizioni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dalla tradizione popolare del sud alle melodie arabe, balcaniche, greche e sefardite, fino ad arrivare al recupero dell’antica lingua del mare, il Sabir che da sempre Saletti utilizza nelle sue composizioni originali con la Banda Ikona.
Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione Ikona.
Durata: 1’10’’Il testo del reading è pubblicato dalla casa editrice Fusibilia nella collana Palco con un’introduzione di Amara Lakhous, una nota di Dalila Hiaoui e un’opera di calligrafia araba di Nasser El Gilani.